Che cosa sono le radiosonde?

Le radiosonde sono strumenti meteorologici utilizzati per misurare varie condizioni atmosferiche in diverse altitudini. Questi dispositivi sono equipaggiati con sensori molto precisi che rilevano parametri come temperatura, umidità, pressione atmosferica e velocità del vento.

La foto qui a fianco mostra una radiosonda proveniente dalla Svizzera, atterrata in territorio italiano dopo un lungo volo e recuperata da Pio IN3WZS.

Le informazioni raccolte, insieme alla posizione della sonda (determinata tramite un GPS a bordo), vengono trasmesse via radio alle stazioni di terra che registrano i dati per usarli in analisi successive, ad esempio per le previsioni meteo.

Le radiosonde sono collegate a un pallone aerostatico tramite un filo in nylon lungo qualche decina di metri. Il pallone ha un diametro di circa 3 metri al momento del lancio, ma può arrivare a triplicarsi una volta arrivato in quota (~30 km).

A questo punto, a causa della pressione esterna estremamente bassa, il pallone esplode liberando il paracadute contenuto al suo interno, e inizia la fase di discesa.

Ci sono diversi modelli e varianti, ed esistono anche moduli aggiuntivi come sensori di pressione o sistemi di rilevamento dell’ozono che possono essere utilizzati.

Le radiosonde sono fondamentali per comprendere la struttura dell’atmosfera e per migliorare le previsioni meteorologiche, nonché per monitorare le condizioni atmosferiche in tempo reale per l’aviazione, la meteorologia operativa o a supporto di attività come il parapendio. La loro utilità è evidenziata anche nella ricerca scientifica e nel monitoraggio del cambiamento climatico.

Recuperare le radiosonde

Quando il pallone esplode e il paracadute si apre, la sonda inizia la fase di discesa, continuando a trasmettere la sua posizione via radio. Tramite speciali ricevitori oppure utilizzando siti come SondeHub o Radiosondy è possibile ricevere e decodificare i dati della sonda, in modo da sapere con estrema precisione la sua posizione in tempo reale.

Una volta che la sonda tocca terra, è possibile recuperarla. Molti radioamatori e non, si cimentano in questo divertente passatempo, incluso il sottoscritto: vedi la lista dei miei recuperi.

Le radiosonde vengono lanciate tipicamente due volte al giorno, alle 00 e 12 UTC, da alcuni siti di lancio che è possibile vedere sui siti che ho linkato qui sopra.
Puoi vedere quali dati stanno ricevendo le mie due stazioni fisse localizzate a Crema andando sul sito tracker.natmus.net

Se trovi una sonda, per favore segnala il recupero appena possibile in uno dei siti menzionati sopra (SondeHub o Radiosondy).

È anche possibile unirsi a gruppi di appassionati che si scambiano informazioni e condividono le loro avventure e i ritrovamenti.

Se vuoi saperne di più ti consiglio di guardare il video qui sotto: